Consorzio dei Comuni Bacino Imbrifero Montano Ticino - Varese


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La Storia

IL CONSORZIO BIM TICINO DI VARESE
storia
Nella regolamentazione delle acque destinate alla produzione di energia elettrica, lo Stato,con la legge 27.12.1953, riconobbe ai Comuni il diritto ad un equo indennizzo, attribuendo agli stessi, in aggiunta al canone statale, un sovracanone per ogni KW di energia impegnata e prodotta. Si stabilì quindi la delimitazione dei Bacini Imbriferi Montani dei maggiori corsi d’acqua, prevedendo che i Comuni di uno stesso BIM, si riunissero in Consorzio che diveniva obbligatorio una volta costituitosi. Per quanto riguarda la Provincia di Varese, ad oggi, comprende rappresentanti di 49 Comuni montani, costituenti l’Assemblea consorziale.
I sovracanoni di pertinenza di ciascun Comune, affluiscono pertanto ai BIM, con lo scopo di determinarne l’impiego per la creazione di infrastrutture.
Tuttavia malgrado la Legge regionale n. 27/1976 abbia, in qualche modo, limitata l’autonomia decisionale dei BIM lombardi, attribuendo alle Comunità Montane l’iniziativa della programmazione con i Comuni compresi nelle Comunità stesse e prospettando poi al BIM , i vari tipi di intervento finanziario da attuare sul territorio dei Comuni interessati, questo Consorzio opera in fattiva collaborazione con tutte le quattro Comunità Montane varesine presenti sul territorio consorziale e con i quattro Comuni non compresi nelle Comunità Montane.


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